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Moratti deferito l’Inter rischia la B ma tutto tace…

Mi tocca andare a prendere le notizie sul Romanista…

«Per Preziosi e Moratti questo de ferimento determinerà una squa lifica e un’ammenda. Il Codice, però, prevede, obbligatoriamente, che l’oggetto dell’illecito accordo, ovvero il contratto di trasferimen to dei calciatori, sia da considerar si privo di effetto, dal momento della sua conclusione, anche se l’accertamento della violazione sia, ovviamente, avvenuta solo successivamente. Ritengo che l’applicazione della norma com porti, dunque, l’accertamento dell’illegittimo impiego da parte del l’Inter dei due calciatori in ogni partita dagli stessi disputata, con automatica applicazione delle re lative sanzioni, consistenti nella sottrazione di punti in classifica, con ogni conseguenza del caso in ordine ai risultati sportivi conseguiti».

Responsabilità diretta «per i comportamenti antiregolamentari posti in essere dal suo presidente Massimo Moratti». Ecco perché l’Inter potrebbe andare persino in Serie B. Potrebbe, sia chiaro. Perché un conto sono le norme del diritto sportivo e un altro la loro applicazione. L’articolo 18 del Codice di Giustizia Sportiva prevede: «Le società che si rendono responsabili della violazione dello Statuto, delle norme federali e di ogni altra disposizione loro applicabile sono punibili con una o più delle seguenti sanzioni, commisurate alla natura e alla gravità dei fatti commessi». Si va da un minimo dell’ammenda al massimo previsto nelle lettere “g”, “h” e “i”. Alla “g”, viene prevista la «penalizzazione di uno o più punti in classifica; la penalizzazione sul punteggio, che si appalesi inefficace nella stagione sportiva in corso, può essere fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente; alla “h”, «retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza o di qualsiasi altra competizione agonistica obbligatoria; in base al principio della afflittività della sanzione, la retrocessione all’ultimo posto comporta sempre il passaggio alla categoria inferiore»; alla “i”, «esclusione dal campionato di competenza o da qualsiasi altra competizione
agonistica obbligatoria, con assegnazione da parte del Consiglio federale ad uno dei campionati di categoria inferiore».
Cerchiamo di capire. Secondo la Procura Federale, Moratti ha violato l’articolo 10 comma 1. Che stabilisce che «(…) è fatto divieto, nello svolgimento di tali attività, (trasferimento, cessione di contratto o tesseramento di calciatori e tecnici), di avvalersi di soggetti non autorizzati e di avere comunque contatti con tesserati inibiti o squalificati. In questi casi gli atti, anche se conclusi, sono privi di effetto».
Privi di effetto. Sostanzialmente, è come se Milito e Thiago Motta non fossero mai andati all’Inter. Come se fossero rimasti al Genoa. Secondo un’interpretazione, questo determinerebbe anche una nullità retroattiva del tesseramento. Dunque, si potrebbe anche immaginare uno scenario in cui i nerazzurri si perdano a tavolino tutte le partite giocate con Milito e Motta. È fantascienza? Può darsi. La realtà è la violazione di alcune norme chiave del diritto sportivo. A luglio, davanti alla Disciplinare, sapremo quale sanzione sarà applicata al Genoa e quale all’Inter.

Moggiopoli: Tutte le intercettazioni Audio sulla Gazzetta.

A questo punto giuficate voi stessi.. pero dovete promettere di ascoltarle tutte e trarre un giudizio solo alla fine come penso di fare io.

Bergamo e Pairetto «Ayroldi ha alterato il referto su Totti»
24 novembre 2004. Ascolta l’audio

Cellino e Bergamo «Con il Messina vi metto in prima fascia»
12 maggio 2005. Ascolta l’audio

Cellino e Bergamo «Mandami un arbitro»
22 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Cellino e Pairetto «Sono incazzato nero»
22 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Cipollini e Bergamo «Con tante società come voi andrebbe meglio»
7 marzo 2005. Ascolta l’audio

Cipollini e Bergamo «Ho parlato con Mazzone e non c’è problema»
8 marzo 2005. Ascolta l’audio

De Santis Cerca biglietti
26 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Mazzini «Il ragazzo domani gioca»
26 maggio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «A Milano viene Ayroldi»
27 maggio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Appuntamento cena»
3 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Arrivo a Pisa alle cinque»
5 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Con Racalbuto ci ho litigato»
2 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo Fanno griglia e decidono assistenti
25 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «La partita con la Juve era stata preparata bene»
26 aprile 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Mancini si deve calmare»
14 maggio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Moratti ha un regalino da darti Voglio aiutarvi»
23 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Paparesta era preparato bene»
27 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Dove sei con la macchina?»
5 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo La telefonata chiave per la difesa di Moggi: chi ha fatto il nome di Collina?
26 novembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Questa partita la dobbiamo vincere insieme»
9 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Ti lascio le tessere e il materiale nella hall»
17 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Ti mando Gemignani e Nicoletti»
10 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Ti posso richiamare»
24 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Trefoloni sereno e disponibile»
30 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Bergamo «Walter Gagg a casa Facchetti»
15 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e De Santis «Giacinto, ti interessi di arbitri”
24 marzo 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e De Santis «Segreteria»
24 marzo 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Ghirelli «Biglietti per il Procuratore Capo»
15 marzo 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Ghirelli «Con la Scozia a Milano»
28 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Ghirelli «Il Tirreno è messo male»
28 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Ghirelli «Ne parlo anche con Galliani»
28 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Ghirelli «Politica federale»
4 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Lanese «Questi designatori saranno condizionati»
8 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Mazzei Fa la griglia con Mazzei
25 novembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Mazzei «Non vengo perché ci sono i giornalisti. Ti do una maglia»
12 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Mazzei «Passo domani a prendere i biglietti»
11 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Mazzei «Sceglili bene per domenica sera arbitri ed assistenti»
25 novembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Avete già fatto per le Coppe»
11 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Avete stabilito per le Coppe»
16 novembre 2004. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Hai messo in forma Trefoloni sono cose private»
11 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Ho bisogno di un favore»
12 aprile 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Il Potenziale»
2 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «In bocca al lupo per la partita»
17 marzo 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Lasciami due biglietti»
20 marzo 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Pairetto lascia msg in segreteria»
12 aprile 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Pairetto lascia un messaggio in segreteria»
31 marzo 2005. Ascolta l’audio

Facchetti e Pairetto «Per sabato mettiamo tutti internazionali. Griglie»
31 marzo 2005. Ascolta l’audio

Foschi e De Santis «Ci dobbiamo vedere»
14 aprile 2005. Ascolta l’audio

Foschi e De Santis «Ti faccio i complimenti»
25 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Foschi e Pairetto «Arbitri a 360 gradi. Mettimi in prima fascia»
8 marzo 2005. Ascolta l’audio

Foschi e Pairetto «Biglietti e altro»
26 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Foschi e Pairetto «Cazziatone»
6 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Foschi e Pairetto «Cazziatone sul Cesena»
2 aprile 2005. Ascolta l’audio

Foschi e Pairetto «Cazziatone sul sorteggio»
22 aprile 2005. Ascolta l’audio

Foschi e Pairetto «Fai i complimenti a Rodomonti»
22 marzo 2005. Ascolta l’audio

Foschi e Pairetto «Siamo preoccupati di De Santis»
4 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Foti e Bergamo “Le cose sono preparate al meglio”
28 novembre 2004. Ascolta l’audio

Foti e Bergamo “Ma ti metti a fregare i giocatori a Luciano?”
4 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Foti e Bergamo “Lillo, c’è stato un problema…”
11 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Foti e Bergamo Fanno la griglia
7 novembre 2004. Ascolta l’audio

Galliani e Bergamo «Bergamo cerca in sede Galliani»
16 maggio 2005. Ascolta l’audio

Galliani e Bergamo «Bergamo chiede aiuto a Galliani»
28 aprile 2005. Ascolta l’audio

Galliani e Bergamo «Il pareggio con la Juve è stato un trauma»
17 maggio 2005. Ascolta l’audio

Galliani e Mazzini “State molto bene? Non ne dubito..”
1 marzo 2005. Ascolta l’audio

Galliani e Mazzini “Al settore giovanile chi hai mandato?”
11 aprile 2005. Ascolta l’audio

Galliani e Pairetto «Faremo il tifo per Lei alla grande»
28 novembre 2004. Ascolta l’audio

Galliani e Pairetto «La segretaria lo invita in Turchia»
17 maggio 2005. Ascolta l’audio

Galliani e Pairetto «Pairetto fa i complimenti a Galliani in segreteria»
24 marzo 2005. Ascolta l’audio

Meani e De Santis «Prima del derby»
27 febbraio 2005. Ascolta l’audio

Moratti e Bergamo Moratti: “Mi farebbe piacere incontrarla”
25 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Moratti e Bergamo Gli auguri di Natale
25 dicembre 2004. Ascolta l’audio

Moratti e Bergamo “Questo ragazzo si è comportato benissimo”
10 gennaio 2005. Ascolta l’audio

Pradè e Mazzini «Puntiamo su di te»
21 maggio 2005. Ascolta l’audio

Spalletti e Bergamo «Ho messo Pisacreta e Griselli. Dai che ce la facciamo»
12 maggio 2005. Ascolta l’audio

Passare la vita guardando la clessidra di Windows.. ora non piú c’é Linux!

Oggi e’ uscito un articolo sul Corriere.it molto interessante.. una cosa che vado dicendo da anni… cioe’ che dicevo fino a che ero utente windows.. ossia que ho passato mezza vita guardando la clessidra di Windows.. adesso.. invece.. da quando lavoro con Linux non ho piu’ questo problema… fra poco esce Ubuntu Lucid Lynx 10.04 pensateci!

Chiunque si sia seduto davanti a un monitor e abbia acceso un computer conosce la piccola clessidra che compare mentre il pc sta lavorando. È il segnale che ci aspetta un’attesa, più o meno lunga, durante la quale tutto quello che si può fare è restare con lo sguardo fisso sul video. Chi si sente stressato, o addirittura frustrato, da oggi può dichiararsi affetto dalla sindrome di Hourglass o, italianizzata, sindrome della clessidra.

L’INDAGINE – Intel ha richiesto alla Harris Poll, una società specializzata in sondaggi, di condurreun’inchiesta su come gli utenti vivano i tempi di aggiornamento e download dei propri personal computer. Sono stati intervistati 2.135 cittadini statunitensi e i risultati mostrano una diffusa insofferenza per la lentezza dei computer. Va considerato del resto che con l’avvento dei social network, dello streaming e dei siti di download video o musicali oggi l’utente medio usa molto più di frequente il pc rispetto a soli pochi anni fa e chi non ha adottato strumenti di ultima generazione fa fatica a tenere i ritmi della Rete attuale.

LA SINDROME – Il 66 per cento degli intervistati si definisce stressato dai tempi di attesa. Il 23 per cento rincara la dose, arrivando a dichiararsi estremamente esasperato dalle prolungate attese. Inoltre esiste una piccola quota del 4 per cento che ha riferito di ritrovarsi ad aspettare, nel corso delle proprie attività al computer, da una a tre ore, con un conseguente e comprensibile stress dovuto anche al tempo limitato che rimane a loro disposizione. Il dato più rilevante giunge alla conclusione del sondaggio, che sottolinea come l’utente medio statunitense trascorra 13 minuti al giorno semplicemente aspettando il proprio computer. Tempo che, proiettato su un anno, fa tre giorni di statica e stressante attesa.

Dal Corriere della Sera

Calciopoli: La resa dei conti…

Non sopporto.. questo voler sempre essere al di sopra di tutto.. Loro non chiamano.. loro non mangiano con i designatori, loro non vanno negli spogliatoi a trovare l’arbitro prima della partita.

Moggi non va riabilitato.. ma non sopporto il voler essere verginelle.. chi e’ senza peccato.. scagli la prima intercettazione.. c’hanno provato ad insabbiare.. a depistare.. mi sembra giusto che vengano revocati e non assegnati i due scudetti e per piacere.. BASTA voler fare gli onesti a tutti i costi.. dopo i passaporti e dopo quell che sta venendo fuori… siete pure peggio degli altri.. potevate almeno tacere e tenere un profilo basso.. (Stultus quoque, si tacuerit, sapiens reputabit) invece.. ci avete dato dentro.. sperando che nel polverone si sarebbero perse le altre intercettazioni..

«Intercettazione del 5 gennaio 2005, ore 18:33
Bergamo invita a cena Facchetti che gli chiede lumi sul parcheggio.
Solo una cena, niente di male. Sempre negata dai dirigenti nerazzurri.
Ma perchè far finta di nulla? Per la precisione, Livorno-Inter finisce 0-2 con 2 rigori per l’Inter.

Intercettazione del 10 gennaio 2005

Bergamo chiama Moratti e gli chiede chi preferisce avere tra Palanca e Gabriele, due giovani arbitri appena rientrati da una sospensione. Moratti è un signore e risponde che vanno bene entrambi. Inter-Bologna di coppa Italia del 13 gennaio finisce 3-1. Arbitro Gabriele».

9 gennaio 2005
Il giorno della partita tra Inter e Sampdoria, finita 3 a 2 per i nerazzurri – Facchetti telefona a Bergamo e gli dice: «Sto andando allo stadio, l’ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L’ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri». Bergamo: «Viene predisposto a fare una bella partita» (secondo la difesa il riferimento sarebbe all’arbitro Bertini). Successivamente l’ex designatore aggiunge: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme». E poi: «Vedrai che le cose andranno per il verso giusto, poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati. Fa morale…»

Metto anche le intercettazioni anti-Milan (dal Corriere)

LO CHIAMAVAN BRONTOLO
Fine febbraio 2005, Leandro Meani, ex arbitro e poi dirigente del Milan delegato ai rapporti con il mondo arbitrale, chiama il suo ex collega, rimasto amico, Pierluigi Collina, all’epoca ancora in attività. Non fanno nomi, ma secondo l’interpretazione filo-moggiana parlano dei più alti dirigenti milanisti.

Meani: «Ti prometto che quando diventerai designatore non ti chiamo più…» Collina: «Dai ah ah ah» Meani: «Mi ricorderò sempre che quando avevamo posto il veto a Pisacreta l’unico che mi ha chiamato per dirmi che sbagliavamo è stato lui, Brontolo…»

Collina: «Va buono dai, ho provato a chiamarlo ma da una parte è staccato, il cellulare è staccato, all’altra probabilmente la segretaria non c’è…»

Meani: «Il massimo sai cos’è? Che lui va a San Siro assieme all’altro, il peggiore con cui trattare è lui, no perché a lui non va bene niente, fuori qui, su, giù, chi sono questi, chi è quest’altro…sono tutti i casini che fa, poi è cattivo come l’aglio… gli allenatori fan casino e lui li manda via…è micidiale capito?»

Collina: «No ti dicevo ho chiamato il capo…» Meani: «Sì, il grande capo» Collina: «Ma il cellulare era staccato, segreteria, invece quello dell’ufficio diretto ti passava il centralino, io tramite il centralino preferivo evitare per cui…»

BERGAMO CHIEDE CONFORTO
Aprile 2005, uno dei due designatori arbitrali dell’epoca, Paolo Bergamo, telefona a Galliani alla vigilia di Milan-Juve.

Galliani
: «Questi signori han perso la testa mi creda, perché ci sono comportamenti nei confronti dell’universo, in Lega in Federazione…»

Bergamo: «Glielo voglio dire perché si sappia, tra me e lei naturalmente…»

Galliani: «Non si preoccupi tale rimane…»

Bergamo: «Io posso sbagliare magari una griglia, penso che un arbitro sia in forma e magari non è in forma, oppure l’arbitro è in forma e sbaglia, però a priori voler sbagliare è tutta un’altra cosa, mi taglierei le mani mi creda… Ecco questo filo che ho con lei vorrei tenerlo fino a giugno dottore…»

Galliani: «No no no ma poi si vedrà…adesso vediamo la fine del campionato…con i giusti equilibri…»

Bergamo: «Mi faccia sentire un po’ il suo calore in questo momento perché…» Galliani: «Assolutamente…» Bergamo: «Sono solo, non solo, meno che solo…»

Galliani: « Ma no no ci sono io…»

CELLINO VS COLLINA

Il 22 febbraio 2005 il presidente del Cagliari Massimo Cellino parla al telefono con Paolo Bergamo.

Cellino: «Sono contrario a dare un anno di proroga a Collina… è una persona che non mi fa impazzire, e anche come arbitro ha culo, ma non mi fa impazzire, è uno molto fortunato ma non mi fa impazzire (…) Vuole la proroga? E vada in Inghilterra, vada in Giappone…Ma vai dove c… vuoi…Paparesta è arbitro di livello, Collina gli pulisce le scarpe…»

Bergamo: «Vedo che capisce»

GRIGLIE SEMPRE GRIGLIE

Ancora aprile 2005, si sta per giocare Fiorentina-Milan e si avvicina Milan-Juventus, sfida scudetto. I designatori debbono preparare le griglie per la scelta degli arbitri, e Bergamo ne parla con Meani.

Meani: «Te chi mi mandi a Firenze?» Bergamo: «Come griglia? Te dici come griglia di arbitri? L’abbiamo fatta a 3 ma mi fai dire una cosa che con Gigi (Pierluigi Pairetto, l’altro designatore, ndr) non abbiamo ancora concordato… Ho in mente di metterne tre perché non voglio preclusioni e gli arbitri sono Messina, Farina e Rodomonti per me, poi sentiamo Gigi perché poi immaginerai quelli che sono i tre che voglio mettere la domenica successiva»

Meani: «Ho capito, tu vuoi mettere Paparesta» Bergamo: «Sì» Meani: «Collina» Bergamo: «Sì» Meani: «Trefoloni» Bergamo: «Sissignore, e mi ci gioco la testa»

Meani: «Però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto…»

Bergamo: «Stai tranquillo, stai tranquillo…»

Meani: «Perché se no gli tagliamo la testa noi» Bergamo: «Stai tranquillo» Meani: «Se no chiamalo e parlagli»

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L’ARTBITRO CONCORDATO

Nel novembre 2004, alla vigilia di Parma-Reggina, Bergamo mette il presidente dei calabresi Lillo Foti al corrente delle decisioni che lui e Pairetto prenderanno nella scelta dell’arbitro.

Bergamo: «Domani c’è il sorteggio a Roma, lo fa Gigi. Abbiamo pensato a Parma-Reggina da seconda fascia perché in prima fascia non ci va, e in seconda fascia c’è un po’ di esperti, anche un giovane che sta facendo bene, vediamo un po’ che cosa vi tocca…»

Foti: «Ti raccomando che è troppo importante…»

Bergamo: Ti dico: c’è un esperto, De Santis, c’è Morganti, che è un altro esperto, Saccani ha fatto una quarantina di gare in serie A e poi il giovane è Tagliavento che vogliamo lanciarlo… a meno che domani mattina si cambi qualche idea, ti do quello che avevamo concordato…»

Impressionante Campagna Pro-Chorme sul Corriere della Sera

Oggi sono rimasto «basito» con la campagna di Chrome nella versione online del Corriere. C’e’ da riflettere molto.. c’e’ da capire perché all’improvviso Google decidere di investire in promuovere un prodotto gratuito. Ovviamente ci sono altri scopi. Non dimentichiamoci che Chrome sará molto piú di un Browser. Io per il momento rimango fedele a Firefox forse anche per pigrizia.. anche se Chrome l’ho installato su tutte le mia macchine sia in Linux (dai tempi di Chromium) che su WinZoz.

Como nuestros hijos usan la red

Tengo dos hijos, respectivamente de 8 y 11 años, empezaron a ver ordenadores desde que eran bebes, Pablo, por ejemplo, a los 5 añitos ya jugaba a Age of Empires, sólito, y Cris… mucho más que esto. No quiero hoy hablar de ellos sino de la forma que tienen de utilizar la red. Quizá mis hijos no sean una muestra representativa de la población infantil de España, pero observándoles entiendo muchas cosas y queria compartir estas observaciones con vosotros.

  • Tuenti. En practica es la central de todo, la primera pagina que abren. Realizan sus búsquedas de videos de youtube directamente desde allí.
  • Youtube. Es lo que más miran después de Tuenti es normal que se pasen videos entre niños de cosas divertidas o absurdas. Buscan allí escenas de programas de la tele que han visto y que quieren volver a ver, lo hacen con una naturalidad increíble. Incluso utilizan el Tuenti y dejan Youtube abierto y lo usan como “radio” cargando videos de sus canciones favoritas.
  • Facebook. Según ellos es de “viejos” tener una cuenta en Facebook es sinónimo de viejo o de “frikis” todo esta en el Tuenti y aunque hayan limitaciones para crear un perfil a menores.. ellos se saltan la regla olímpicamente declarando un año de nacimiento diferente.
  • Messenger. Lo usan raramente porque prefieren estar en el chat del Tuenti en los últimos periodos lo usan poco porque como dicen ellos “te entran tíos raros por allí”.
  • Juegos. Existen diferentes paginas de juegos online gratuitas como Minijuegos y para ellos jugar con el ordenador quiere decir entrar en Google y buscarse juegos Java (con el peligro que esto conllevas). Jugar para ello es todo lo referente a la consola. Ven el ordenador como una central de entretenimiento pero el concepto de “jugar” es relacionado a la consola y raramente al ordenador.
  • Mail. No lo utilizan prácticamente.. solo se usa para enviar powerpoint de bromitas que no pueden enviarse con el Tuenti. O sea el servicio de correo electrónico sirve solo para esto. Pueden tardar días o semanas en leer la mail, así que si se tiene que comunicar con ellos mejor el Tuenti.
  • Móvil. Debido a la prohibición que tienen de traerlo al colegio no le dan mucha importancia de toda forma lo usan por entretenimiento (juegos) y para mandar mensajes a los amigos. (SMS).

Esto es lo que he notado, observando mis hijos y hablando con ellos y otros compañeros del cole, me gustaría saber si habéis observados hábitos similares en vuestros hijos.

Piallati

C’e’ poco da dire. Il Manchester é molto piú forte del Milan. Agonisticamente corre dieci volte di piú, tecnicamente pur avendo gente con i piedi quadrati alla fine la corsa e la condizione fanno la differenza. Tatticamente abbiamo preso una sbandata clamorosa anche per via degli infortuni veri o presunti. Jankuloswi é ormai improponibile, Abate dipende da chi ha davanti, certo con Nesta e Antonini sarebbe stata una partita leggermente diversa. Personalmente avrei messo Flamini terzino da piú garanzie di Jankuloswi e ha il doppio di corsa. Avrei cosi’ lasciato spazio a Becks che forse poteva mettere qualche cross in piú. Il nostro Milan puó gareggiare con squadre del suo livello ma non puó nulla contro Inter, Manchester e compagnia bella. Squadre con organici pazzeschi e con mille risorse tattiche. Noi senza il vecchio Nesta prendiamo gol assurdi. Insisto che possiamo pensare ad un modulo diverso con 3 centrali due terzini alti con corsa (Flamini e Antonini) e dobbiamo avere il coraggio di togliere Dinho e Pirlo quando tatticamente non servono alla squadra.

Comunque forza Milan… andiamo a dar fastidio un po’ ai cugini e forza Inter per la champions..