Oggi e’ uscito un articolo sul Corriere.it molto interessante.. una cosa che vado dicendo da anni… cioe’ che dicevo fino a che ero utente windows.. ossia que ho passato mezza vita guardando la clessidra di Windows.. adesso.. invece.. da quando lavoro con Linux non ho piu’ questo problema… fra poco esce Ubuntu Lucid Lynx 10.04 pensateci!
Chiunque si sia seduto davanti a un monitor e abbia acceso un computer conosce la piccola clessidra che compare mentre il pc sta lavorando. È il segnale che ci aspetta un’attesa, più o meno lunga, durante la quale tutto quello che si può fare è restare con lo sguardo fisso sul video. Chi si sente stressato, o addirittura frustrato, da oggi può dichiararsi affetto dalla sindrome di Hourglass o, italianizzata, sindrome della clessidra.
L’INDAGINE – Intel ha richiesto alla Harris Poll, una società specializzata in sondaggi, di condurreun’inchiesta su come gli utenti vivano i tempi di aggiornamento e download dei propri personal computer. Sono stati intervistati 2.135 cittadini statunitensi e i risultati mostrano una diffusa insofferenza per la lentezza dei computer. Va considerato del resto che con l’avvento dei social network, dello streaming e dei siti di download video o musicali oggi l’utente medio usa molto più di frequente il pc rispetto a soli pochi anni fa e chi non ha adottato strumenti di ultima generazione fa fatica a tenere i ritmi della Rete attuale.
LA SINDROME – Il 66 per cento degli intervistati si definisce stressato dai tempi di attesa. Il 23 per cento rincara la dose, arrivando a dichiararsi estremamente esasperato dalle prolungate attese. Inoltre esiste una piccola quota del 4 per cento che ha riferito di ritrovarsi ad aspettare, nel corso delle proprie attività al computer, da una a tre ore, con un conseguente e comprensibile stress dovuto anche al tempo limitato che rimane a loro disposizione. Il dato più rilevante giunge alla conclusione del sondaggio, che sottolinea come l’utente medio statunitense trascorra 13 minuti al giorno semplicemente aspettando il proprio computer. Tempo che, proiettato su un anno, fa tre giorni di statica e stressante attesa.
Dal Corriere della Sera